Chirurgia Estetica del Seno
Mastoplastica additiva
La mastoplastica additiva è un intervento che produce un aumento del volume delle mammelle e quindi della loro consistenza attraverso l’introduzione al di sotto delle mammelle di dispositivi protesici in silicone. Candidate per tale operazione sono donne le cui mammelle sono sproporzionatamente piccole o che abbiano perso consistenza o siano cadenti (ptosi mammaria) a seguito di ripetuti allattamenti, oppure che abbiano forma e volume indesiderati o che siano asimmetriche.
In quei casi in cui le mammelle siano molto ptosiche, può essere necessario un intervento di Mastopessi in aggiunta o in sostituzione della mastoplastica additiva.
Non vi è alcuna evidenza che l’intervento di mastoplastica additiva mediante protesi, abbia una qualsiasi influenza nello sviluppo di tumore al seno.
L’intervento di mastoplastica non altera la possibilità di allattamento. Per le pazienti che hanno da poco terminato l’allattamento è necessario aspettare almeno 6 mesi dalla fine dello stesso prima di sottoporsi ad un intervento di mastoplastica additiva. Sarebbe inoltre opportuno non andare incontro a gravidanze nei 12 mesi successivi all’intervento.
L'intervento
L’intervento può essere eseguito sia in anestesia generale che in anestesia locale. Una piccola incisione di circa 5 cm sul quadrante infero-esterno o nel solco sottomammario o nel contorno inferiore dell’areola sarà la via d’accesso per l’introduzione dell’impianto.
Si prepara una tasca al di sotto della ghiandola o del muscolo pettorale, a seconda delle necessità, e la protesi viene inserita. I tessuti profondi e la cute verranno poi suturati. Al termine dell’intervento, dopo aver eseguito le suture, il chirurgo pone dei drenaggi per uno-due giorni, che servono ad eliminare il sangue che si è accumulato durante l’intervento. L’intervento non e lungo, la durata varia da 1h a 1.5 h. La misura e il tipo di protesi viene discusso con il chirurgo all’incontro che precede l’operazione. In tale sede saranno quindi considerati attentamente fattori quali le dimensioni della mammella, la forma del torace, la costituzione generale, nonché le preferenze personali della paziente.
La scelta delle protesi
Generalmente le protesi del seno sono costituite da un involucro di silicone che contiene a sua volta il gel di silicone. E’ possibile utilizzare anche delle protesi riempite con Idrogel, soluzione salina (acqua salata) o altre sostanze. Alcuni impianti invece possono essere rivestiti con il Poliuretano, particolare tipo di protesi normalmente riservato a pazienti andate incontro a importante contrattura capsulare. L’importante è comunque garantire la qualità del gel che deve essere altamente coesivo al fine di garantire una resistenza maggiore ed evitare la dispersione del silicone nei rari casi di rottura delle protesi.
La forma della protesi può essere di due tipi: rotonda oppure anatomica di forma ovoidale o a goccia, molto simile al seno naturale in quanto il volume nella parte superiore è più sfumato. Con la protesi mammaria anatomica si evita l’eccessivo riempimento della parte superiore della mammella. Ovviamente la scelta fra i due modelli viene discussa durante la visita preoperatoria.
Cosa aspettarsi dall'intervento
Inizialmente la mammella apparirà leggermente più alta del normale. Questo in particolare quando l’impianto è sistemato al di sotto del muscolo pettorale. Nel giro di 3-6 settimane l’impianto scenderà in una posizione più naturale.
Preparazione pre-operatoria
Per sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica elettiva bisogna essere assolutamente in buone condizioni fisiche. Un esame clinico ed alcuni esami di laboratorio con una radiografia del torace ed un elettrocardiogramma sono assolutamente necessari come preparazione all’intervento, nonché, come per tutti gli interventi che riguardano le mammelle, un’ecografia o una mammografia preoperatoria al fine di identificare eventuali quadri patologici. Bisognerebbe evitare di prendere aspirina per 2 settimane prima e 2 settimane dopo l’intervento. L’aspirina riduce infatti la capacita di coagulazione del sangue e può produrre complicazioni quali il sanguinamento. Al contrario, per la loro azione ipercoagulante, si consiglia alle pazienti in trattamento con contraccettivi orali di interromperne l’assunzione un mese prima dell’intervento.
Trattamento post-operatorio
Dopo l’intervento sarà prescritto riposo fino al giorno seguente, sarà consentito bere e un’alimentazione molto leggera. Saranno anche somministrati antibiotici e farmaci analgesici, se necessario. L’intervento può essere effettuato in regime di Day Hospital e la paziente può rientrare a casa qualche ora dopo l’intervento. Una visita quarantotto ore dopo l’intervento sarà ancora necessaria ed un’altra ancora dopo 3-5 giorni per rimuovere una parte dei punti. Una sutura intradermica sarà rimossa dopo una settimana ancora. Un reggiseno contenitivo e modellante rappresenterà la medicazione in tutto il periodo post-operatorio e non dovrà essere rimossa se non dal chirurgo. Dopo 4-5 giorni dall’intervento sarà consentita anche una breve doccia. Dopo una settimana di riposo a casa sarà consentito di riprendere le normali attività quali passeggiare, guidare, partecipare ad attività sociali ma non sarà possibile riprendere le attività sportive prima di un mese.
Possibili complicanze
Sanguinamento e Infezioni
Sono evenienze estremamente rare che normalmente vengono scongiurate grazie all’ausilio di drenaggi e con un’adeguata profilassi antibiotica.
Perdita di sensibilità del capezzolo
Anch’essa é insolita, può essere causata dall’intervento ma normalmente è un evento transitorio che si risolve spontaneamente.
Indurimento (Contrattura Capsulare)
L’organismo reagisce nei confronti della protesi come con qualsiasi altro corpo estraneo, dando luogo alla formazione di una capsula fibrosa che con il tempo può tendere a costringere la protesi e darle una consistenza maggiore. Questa è la più comune complicanza a distanza della mastoplastica additiva anche se tale evenienza si e notevolmente ridotta con l’uso delle protesi a superficie rugosa e non più liscia come invece avveniva in passato. Un’ulteriore riduzione di frequenza della contrattura capsulare può essere ottenuta ponendo la protesi al di sotto del muscolo pettorale o con un’adeguata terapia medica preventiva. Raramente questo problema richiede un intervento chirurgico, ma comunque, ai primi segni di variazione di consistenza, è opportuno consultare il chirurgo in modo da poter provvedere rapidamente con manovre esterne a far si che la mammella riacquisti la sua naturale morbidezza. Nei casi in cui l’impianto sarà sistemato al di sotto del muscolo pettorale, i primi giorni potrebbe presentarsi una sensazione di fastidio alla superficie anteriore del torace. Questa scomparirà molto rapidamente ed alla fine della prima settimana la presenza della protesi non sarà più notata dalla paziente.
Procedure aggiuntive
Se la mammella é troppo cadente (ptosi mammaria), può essere necessario associare un intervento di Mastopessi. Tale intervento comporterà inevitabili ulteriori cicatrici intorno all’areola ed eventualmente tra l’areola e i solco sottomammario. Le cicatrici migliorano nel tempo ma non scompaiono mai completamente. Il beneficio, comunque, di aver ottenuto delle mammelle di forma e volume desiderato, di maggiore consistenza e dall’aspetto più piacevole, supera di gran lunga il disappunto per la presenza di cicatrici più numerose e più o meno evidenti.
Ripresa dell'Attività Fisica
Il lavoro e le attività sociali dovrebbero essere ridotte per almeno 2 settimane dopo l’intervento. Se il lavoro della paziente fosse tale da richiedere attività fisica quale sollevamenti, spinte, etc., sarà necessario un periodo di convalescenza più lungo.
Potranno essere riprese le attività sportive dopo 3 settimane; per quanto concerne lo sci, tennis, calcio, pallacanestro, vela, mentre per gli sport più intensi (nuoto, jogging, joga, danza, pesca subacquea) sarà preferibile attendere per lo meno 6 settimane
La guida dell’automobile, i lavori domestici e l’attività sessuale potranno essere riprese dopo 2 settimane.
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