La Chirurgia Plastica notoriamente viene suddivisa in due grandi branche: la Chirurgia Estetica e la Chirurgia Ricostruttiva. La Chirurgia Estetica è riservata a pazienti affetti da anomalie fisiche più o meno rilevanti che desiderano migliorare l'aspetto del proprio corpo spesso con conseguente maggior accettazione di se stessi. La Chirurgia Ricostruttiva viene eseguita in pazienti che sono invece portatori di anomalie fisiche, spesso anche funzionali, causate da malformazioni congenite o deformità acquisite (traumi, tumori).
Nonostante questa grossolana suddivisione le due branche finiscono spesso per embricarsi. Infatti, un chirurgo ricostruttore, per quanto abbia come obiettivo il ripristino funzionale, non deve perdere di vista il risultato morfologico e in definitiva estetico, che, una volta guarito il paziente sarà comunque l'unico esito residuo. Pertanto, ogni pianificazione chirurgica viene effettuata nel rispetto delle unità anatomiche, sia funzionali che estetiche, al fine di ripristinare una morfologia il più simile possibile alla normalità.